Il trend dell‘e-commerce innescato dalla pandemia di Covid-19, che ha costretto milioni di persone in lockdown e forzato la chiusura dei negozi fisici, lo ha trasformato da canale secondario a fattore determinante di vendita e interazione. I numeri degli acquisti online di prodotti raggiungeranno il +26 rispetto allo scorso anno.
Sopra la media i settori Food, arredamento, farmaceutico e fitness.
“Tra le poche certezze, ci sono la vicinanza che i canali online e fisico stanno dimostrando con forza e il ruolo indispensabile che l’eCommerce sta svolgendo per la ripresa del commercio e dei consumi, certificati dai continui investimenti in atto per potenziare il canale digitale (tramite sito proprio, aggregatori, marketplace) o per favorire modalità di vendita fondate sull’integrazione tra esperienze online e offline (come click&collect, drive&collect, allestimento degli ordini online in store). L’eCommerce, dopo essere stato per anni un canale secondario, ha acquisito oggi un ruolo determinante nella riprogettazione delle strategie di vendita e di interazione con i consumatori”, ha spiegato Riccardo Mangiaracina, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – Politecnico di Milano.
Lo sviluppo degli ecommerce è frutto anche della maggior dimestichezza e fiducia degli acquirenti verso i pagamenti digitali.
“Lato offerta, lo sforzo encomiabile messo in campo da diversi attori non verrà vanificato: a crisi finita rimarranno gli investimenti in tecnologia, l’ottimizzazione dei processi per gestire al meglio non solo quella domanda ‘straordinaria’, ma anche un futuro in cui il digitale sarà sempre più fondamentale”, ha affermato Valentina Pontiggia, Direttore dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – Politecnico di Milano.